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DATI TERRITORIALI

TERRITORIO COMUNALE

Altitudine: massima mt. 1598 s.l.m., minima mt. 162 s.l.m., altitudine centro abitato mt. 175 s.l.m;

CLASSIFICAZIONE ALTIM.

Collina interna. Il territorio comunale di Sperone ricade nella Provincia di Avellino, in posizione est rispetto al Capoluogo.

ABITANTI

Abitanti risultante dall’ultimo censimento 3185

SUPERFICIE TENIM. COM.

Sup. Kmq. 5,82 di cui 2,29 Kmq Isola territoriale nel comune di Avella in località Cieschio Bianco  ; Superficie agricola: 5,46 Detta superficie è utilizzata prevalentemente per la coltivazione di coltivazioni ortive, coltivazioni permanenti quali noci, nocciole, olivo, frutteti.

BOSCHI

Il territorio a bosco è di Kmq. 2,99  Nel bosco sono presenti donnole, riccio, lepri, faina, martora, tasso,ghiro, volpe, gazza, ghiandaia, picchio, cuculo, civetta, gufo, starna, quaglia, tortora, merlo, ed il cinghiale, con una ricca e varia flora. Il sottobosco, le radure e le zone rocciose scoperte, sono ricche d’asparagi, di frutti (more, fragoline, mirtilli e lamponi) e di funghi (prataiolo maggiore, chiodini, pioppini e porcini).

AMBIENTE

RISORSE DEL TERRITORIO

Patrimonio ambientale e rurale di tipo montano ad alto grado di naturalità e bassa presenza antropica.

SPECIFICITÀ’ TERRITORIALI NATURALISTICHE

Itinerari naturalistici, produzione tipica nel comparto agroalimentare, in particolare si prospettano le seguenti località d’interesse paesistico ambientale: Località Fontana di Sperone

ALTRE RISORSE

Presenza d’artigianato locale anche di tipo rurale, presenza d’antichi mestieri della civiltà contadini in via d’estinzione, da salvaguardare e valorizzare; presenza nel mondo rurale di “antichi valori relazionali” della memoria e della testimonianza come alberi secolari, aspetti vegetazionali, macchie del bosco, aie tipiche e tipologie residenziali.

STORIA

L’AGER NOLANUS è una sorta di poligono con vertici in Suessuola, Nola, Acerra ed Abella, ovvero la parte orientale dell’Agro Campano, mentre l’Agro Capuano è la parte occidentale.

Questo spazio geografico a Sud è chiuso dal Vesuvio, a Nord dai monti di Avella, ad Est dalle alture del Sarno e dalle colline di Visciano, mentre ad Ovest vi sono aperte campagne che si estendono in una pianura uniforme fino alle foci del Volturno.

Si può quindi affermare che l’Agro Nolano è in una posizione centrale della Campania Felix, una sorta di  paradiso terrestre adatto ad ogni tipo di coltura, divenuto luogo mitico e storico per l’aristocrazia Romana, che vi trovava una perfetta simbiosi tra interessi commerciali e amenità del posto.

Ovviamente su di un territorio così vasto le due sole città di Nola e Capua non furono sufficienti per un capillare e completo controllo militare, per cui è possibile che esse siano state solo i capisaldi della rete difensiva Romana disseminata su tutta l’area.

La politica  insediativa  attuata dai romani con le “centuriazioni” fondiarie del territorio avvenne secondo criteri

estremamente razionali, ad opera di  agrimensori, i quali squadrarono la superficie agraria in una enorme scacchiera  di “centurie” che ha influito sulla formazione e sull’evoluzione della città condizionandone lo sviluppo.

La “centuriazione” costituisce un modello di regolarità  e di armonica distribuzione delle case lungo i reticoli di strade  tracciate a maglie quadrate con il lato di circa 720 metri, ciascun quadrato di 50 ettari costituiva  il fondo per  100 famiglie (centuria) alle quali venivano assegnati i lotti di due “iugeri” l’uno.

Per la misurazione della terra i Romani usavano uno strumento chiamato “groma”, una croce montata su di un braccio inserito a sua volta su di un’asta.

Il territorio così suddiviso ha costituito l’elemento principale che ha governato l’indirizzo urbanistico della Campania Felix.

Ancora oggi è impensabile non tener conto del segno permanente che tale sistema ha lasciato sul territorio, infatti nella divisione della proprietà fondiaria e nei tracciati dei centri minori è possibile leggere in modo evidente la maglia della ripartizione centuriale.

Nell’Agro Nolano sono ancora leggibili  i corsi principali di Camposano e Cimitile, i quali sono posti lungo il VI e il XI decumano della centuriazione principale di Nola, mentre meno visibili sono i cardini; alcuni assi invece si identificano in brevi tratti di viottoli che si perdono nella campagna.

La Valle del Baianese  si identifica con il territorio di Abella, come è dimostrato dal ritrovamento del “Cippus Abellanus”(trattasi di una scritta  in lingua osca su pietra calcarea conficcata in terra come confine territoriale).

Del periodo Romano il massimo monumento è l’Anfiteatro, simile in dimensione alla struttura contemporanea di Pompei,  e una serie di monumenti funerari sparsi lungo strade  extraurbane da mettere in relazioni con le ville prediali , tra cui Sperone  che fu “Casale di Abella”.

La storia della comunità Speronese, come quella dei popoli tutti, altro non è che l’evolversi in senso demografico di un primitivo insediamento umano che ha scelto una posizione privilegiata, destinata a diventare anello di congiunzione tra Napoli ed Avellino.

Le origini di Sperone sono comuni a quelle di Avella la cui millenaria storia ha un posto di rilievo in quella dei popoli italici,  e di cui ha seguito  le vicende storiche, economiche e culturali.

Il territorio di Sperone, infatti era compreso tra la cinta delle mura di Avella, la cui popolazione apparteneva al ceppo etnico-linguistico, Osco-Sannita della fattispecie irpina.

Dopo le guerre che Roma sostenne vittoriosamente contro le popolazioni italiche, i cui nomi corrispondono a Osci, Sanniti; Volsci, Equi, Etruschi, un gruppo di sconfitti denominato Osco-Sanniti fu deportato dal proprio territorio in territori deserti e disabitati, corrispondenti all’attuale provincia di Avellino, denominata Irpinia.

Dopo le invasioni barbariche, Avella romana fu distrutta e gli abitanti, che durante la bufera si erano rifugiati sui monti sovrastanti, costituirono nuovi nuclei, che furono uniti con Avella, una parte di essi si insediò a mezzogiorno verso Sperone, nelle vicinanze dell’antichissima Chiesa di S.Elia.

Il nome di Sperone dovette nascere proprio dall’ubicazione a Mezzogiorno, rispetto ad Avella, della porta di corte, in quanto il termine stava a significare piede, punta più avanzata del territorio di Avella verso la pianura.

Porta di corte, detta pure piede della città di Avella, situata a Mezzogiorno costituiva l’unico elemento che caratterizzava e delimitava territorialmente la modesta cinta perimetrale di Sperone.

Altro elemento caratterizzante era l’antica Via Vecchia costruita dagli angioini e parallela all’attuale Lagno.

Successivamente con la costruzione della Via Nazionale delle Puglie, avvenuta ad opera di Carlo III nel 1727 la Via Vecchia non fu più frequentata  e la popolazione speronese venne man mano a stabilirsi verso la nuova strada, lungo la quale fu costruita l’attuale Chiesa parrocchiale, ovvero la Chiesa dell’Annunziata.

Quest’edificio religioso è fra le presenze monumentali di rilievo risalente al XVIII secolo, la cui costruzione avvenne in seguito,appunto, della nascita della via Nazionale delle Puglie. 

ARTE E CULTURA

Molte sono le Manifestazioni ed eventi che fanno rivivere le tradizioni folcloristiche:

  • Tradizionale accensione di falò in onore di S. Elia il 20 Febbraio
  • Tradizionale innalzamento del maio in onore di S. Elia il 20 Febbraio
  • Carri Allegorici, durante il periodo di carnevale.
  • Marcia per la Pace 15 Giugno.
  • E’…state Speronese dal 20 giugno  al 20 luglio.
  • Sagra della Braciola nel mese di Settembre.
  • Sagra della Fresella nel mese di Settembre.
  • Festa della Croce nel mese Maggio.

EVENTI

Molte sono le Manifestazioni ed eventi che fanno rivivere le tradizioni folcloristiche:

  • Tradizionale accensione di falò in onore di S. Elia il 20 Febbraio
  • Tradizionale innalzamento del maio in onore di S. Elia il 20 Febbraio
  • Carri Allegorici, durante il periodo di carnevale.
  • Marcia per la Pace 15 Giugno.
  • E’…state Speronese dal 20 giugno  al 20 luglio.
  • Sagra della Braciola nel mese di Settembre.
  • Sagra della Fresella nel mese di Settembre.
  • Festa della Croce nel mese Maggio.

ENOGASTRONOMIA e PRODOTTI TIPICI

La cucina locale è ricca. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, ripercorrono procedimenti e manipolazioni antiche. I Piatti caratteristici sono: Nell’area sono attive le seguenti strutture gastronomiche: Enoteca :“Boccon Divino”, Enoteca :“Le Gourmet”, Trattoria :“Siddharta”, Pizzeria: “Mariseda”, Pizzeria “del Sole”

Prodotti di ferro battuto e di falegnameria locale, prodotti gastronomici tipici come formaggi, salumi e vini.